Un barattolo di sì (e caramelle)
Barattolo dei sì per sopravvivere all’estate
Sulla Luna, tra le ampolle, alla ricerca delle #cosePerse Non sono Blogger, sono Cantastorie
Quando vado ai colloqui con le maestre dei miei bimbi la cosa che mi solletica di più il condotto lacrimale, è la percezione della loro effettiva esistenza. Cioè, mi spiego meglio, io lo so che loro esistono, eccome. Ne ho le prove quotidiane. Ma quando…
Oggi ha compiuto gli anni la mia super Mamma.
E pensando a dei regali mi sono trovata a ragionare a quanto lei abbia regalato a me.
Nientemeno che la vita e tutto quello da lì in poi passa ed è passato… un po’ tutto, ecco.
Che se mi impegno e ci penso, ora come mai, comprendo l’immenso che sta dietro a questo tutto.
E quello che in fondo mi riempie di più il cuore è pensare a quei gesti silenziosi, che non si avvertono, che non si ricordano. Ma che hanno composto tutta la sinfonia dei giorni, tanti:
Quelle cose, insomma, che non si ricordano ma che nemmeno si dimenticano.
E si raccontano ancora su quelle spalle che, proprio come allora, ancora oggi mi alleggeriscono i passi dentro ai giorni {anche senza marsupio}
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Oggi ha compiuto gli anni la mia super Mamma.
Quella che poi, in fondo, mi ha insegnato davvero come dovrebbe essere la mamma che vorrei essere.
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La stanchezza non può essere la misura di riferimento per stimare il proprio andare. Cioè, non è perché a sera sei stanco che puoi sentirti pago, no. È l’inganno sottile ordito da questa società efficientista che te lo fa presumere. Il segreto sarebbe quello di…
•Osservare• è uno tra i verbi più imprevedibili al mondo. Sarà che era la mia scuola, sarà che amo i viaggi a ritroso ancora più di quelli con la valigia, ma questa parete mi ha catapultato dentro al mondo di tanti anni fa. Quello della…
Ci sono tanti Versi, sempre, dai quali osservare ogni cosa. Sguardi diVersi, appunto.
Ho sempre puntato gli occhi su una parola, tanto preziosa, in maniera insistente e forse troppo spesso in un’unica direzione.
•Il talento•
Su cosa fosse.
Su come si traducesse al meglio.
Ho sempre pensato che il talento fosse quella dote straordinaria capace di renderti evidentemente efficiente in un determinato campo, settore.
Quella cosa da ricercare dentro che poi, tradotta fuori, ti rendesse eccezionale.
Ho cercato a lungo e in questi termini non ho trovato niente.
Ma poi mi sono resa conto che non è necessariamente così.
O perlomeno, non comincia da lì.
Il talento è quella cosa che, quando la metti in circolazione, ti fa sentire vivo perché viene direttamente da dentro. E non si traduce in un’eccellenza indiscutibile, ma nella gioia contagiosa.
Magari nessuno se ne accorge. Ma te ne accorgi tu!
•Perché proprio quando lo smuovi cominci a credere davvero di poter volare•
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Io, sinceramente, non mi ci sono mai vista mamma. Ma proprio per niente. E se proprio ci provo a sforzarmi di pensarmi mamma prima di esserlo diventata non ci riesco lo stesso a vedermici. Prima dell’anno zero, intendo. Quello che segna lo spartiacque tra la…
Questa mattina ho conversato con le occhiaie Green di mio fratello AbbiFede (neopapà di Phillo). Green perché lui è sempre sul pezzo e quest’anno il verde è il colore pantone dell’anno, quindi non poteva farselo mancare in qualche accessorio… E mi scappava proprio tanto da…
C’è un metodo educativo quasi intrinseco e profondamente italico fondato sul paragone. Più precisamente sul superlativo relativo. “Tu sei più bravo di Caio”. “Non mi spiego perché Cesare sia più alto di te”. O, la sera, prima di dormire, “Clarissa tu sei la più bella…