La Tenerezza per scrivere certezze

La Tenerezza per scrivere certezze

Per questo Black Friday vi propongo in offerta una scatolina.
Perché mi piacerebbero tante cose, figurati.
Ma una cosa, fra tutte, sarebbe questa:
mi piacerebbe mettervi a disposizione una scatolina per i vostri ricordi.

E lì ci poserei dentro, oltre a tanto spazio, il suono della vostra mano stretta nella mia.
Ma non quello della stretta di mano della fretta e della rincorsa per strada, contro il tempo e i ritardi; non quello dell’emergenza di trascinarvi con me su un marciapiede invisibile.
No.

Quello della stretta di mano raccolta per sussurrarvi all’orecchio le parole che tentano di rispondere ai vostri perché.


Sono convinta che quel suono lì nasconda il segreto che vi possa spingere, oggi come per sempre, alla convinzione che le risposte, molto spesso, si nascondano dentro alla Tenerezza!

La Tenerezza di pensare che una risposta esista, quella che ha spinto anche me innumerevoli volte a crederci (perché davanti avevo l’incoraggiamento dei vostri sguardi convinti che così fosse).

Ma, soprattutto, la Tenerezza di •raccogliere• risposte mentre qualcuno vi •raccoglie• le dita tra le sue, che è il linguaggio più prezioso con cui scrivere, sempre e comunque, le proprie certezze.