Allattare é porgere con amore, anche con il biberon!

Allattare é porgere con amore, anche con il biberon!

A volte, in questa società affetta da sovraccarico di contenuti si perde di vista quello che i contenuti racchiudono.
E un messaggio diventa un imperativo.
E l’imperativo, se scollegato dal contenuto, diventa un surrogato di dubbia utilità.
Si è appena conclusa la settimana dell’allattamento. Lodevole iniziativa. Che però, essendo scaraventata nel sovraccarico di contenuti di cui sopra, rischia di diventare un imperativo. Un surrogato di dubbia utilità, appunto.

Quella mamma che non riesce e non può allattare, per motivazioni che non necessariamente sono connesse alla sua volontà, subendo questo imperativo rischia di associare alla propria maternità il concetto di inadeguatezza. Ma non è così! E questo concetto bisogna difenderlo. Perché diversamente quella mamma, chiusa nella torre di rapunzel tra baby blues e biberon, rischia di essere schiacciata dal sovraccarico di questi messaggi.

È a lei che mi rivolgo!
L’allattamento non è l’unica strada. Perché non esiste mai un’unica strada. Nutrire i propri figli è un gesto che va oltre e comincia nell’atto di porgere amore e cibo attraverso qualsiasi mezzo!

Comincia e si incornicia proprio nell’atto di porgere amore!

Io ho allattato i miei figli ma non per questo sono una mamma migliore di chi non l’ha fatto.
Tutto qui.
E porgere con amore è invece un gesto di indiscutibile pregio. Che sia porgere il seno, o il biberon, o il pane, i cappelletti o delle castagne.

Nutrire è porgere con amore
Nutrire è porgere con amore

O che siano addirittura parole.
•Porgere con amore è un gesto di indiscutibile amore•
Tutto qui.