Avvento. Ecologesti

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Vi vorrei insegnare una cosa preziosa, una cosa antica.
Ma non è automatica perché ho perso l’abitudine.
Forse non ce l’ho mai avuta, anzi.
Per questo è inestimabile non essere soli nel prendermi cura di voi.
E questo lei può insegnarvelo davvero, perché ancora sa farlo. Perché è una cosa antica come lei.
•Fare senza•
❤️
Quando si diventa mamme, in ogni modo e per qualsivoglia strada, ci si ritrova davanti a una responsabilità enorme.
Un figlio ti chiama ad uscire da te stessa. A vedere il mondo con una prospettiva non più uni-focale ma a grand’angolo.
Allora succede che o ci si trincera dentro a un recinto e si sta di vedetta punto, o ci si trova davanti a quell’apertura nuova che ti spinge ad avvertire un’appartenenza che è decisamente universale.
•mi casa es tu casa•
E allora al Mondo senti di volergli ancora più bene. Senti di volerlo preservare davvero. In tutto.
Perché quando vuoi bene è fatta. Ti senti chiamato.
Ed è bellissimo sentirsi chiamati!
❤️
Intanto ho preso i tre piccioni e la fava e li ho messi a divedere i tappi di plastica secondo il colore.
Poi vedremo cosa farne, perché le idee bisogna covarle, ovvio.
Ma io ci ho già guadagnato qualche minuto di grazia.
Che pare poco?
in tutto questo, però, la nonnaBis #diemmastyle mi ha guardato affranta e mi ha detto:
“non ci siamo. Bisogna che te lo dica: non ci siamo. Cosa stiamo facendo? Perché io non l’ho proprio capito: dopo li seminiamo?”
E nel giorno 14 di questo Avvento, per fare spazio ad accogliere davvero, per dire ti voglio bene a questa Casa che è il mondo, ci metterei questa domanda:
“Di cosa puoi fare senza?”
Comincerei da lì, ecco.