Basterebbe mettersi in ascolto, a volte…

Così: ho avuto una capretta al guinzaglio. Non che ce l’avesse sempre, macchè!
Ce l’aveva ogni tanto.
Mi serviva per non perderla.

Perché l’idea di perderla mi spaventava parecchio. E il guinzaglio mi è servito nel tempo necessario ad addomesticarla all’idea che starmi vicino non fosse poi così male.
È stata lei che mi ha insegnato che per convincere a restare è necessario mostrare buoni motivi.
E, oggi come oggi, al guinzaglio ci metterei la mia pazienza. Perché ho la stessa probabilità alta di vederla scappare lontano!
Allora per domani ho progettato, insieme a un’amica cara, la stessa di sempre, una giornata di ritiro e di deserto. Senza tanti fronzoli: solo un taccuino bianco, una penna a sfera verde (come la speranza), una guida speciale, la stessa di sempre, e tanta voglia di guardarsi dentro.
Per cercare quelle belle parole, dieci, da usare come guinzaglio da mettere a lei: alla mia Pazienza.
Fin tanto che si abitui a girarmi intorno da sola, senza voler scappare sempre. Per convincerla con buoni motivi per restare, insomma!
A volte, sono convinta, basterebbe mettersi in ascolto.
E basterebbe avere la presunzione che sia una cosa tanto necessaria, ritagliarsi il tempo per darsi retta, quanto così spudoratamente alla portata di tutti!
Sono carichissima!!! Domani sarà un domani molto speciale.
