Un decalogo

Un decalogo

Un decalogo. Semplice.

Desunto per il mestiere di mamma. Ma da applicare per la quotidianità di un adulto.

Perché in fondo, mentre ci si impegna a cercare di capire come ci si debba muovere in questo mondo complicato della mammità, ci si accorge che le pillole che possono sembrare giuste per loro, sono le stesse che possono salvare noi adulti.

Questo processo educativo all’inverso mi esalta e mi lascia carica di entusiasmo.

Sono i bambini i nostri veri maestri, ci costringono a pensare e a fare quel lavoro di intarsio e rifinitura che si era dimenticato, pensando di essere arrivati. Arrivati? Sono loro che ci danno l’occasione di ripartire e di rimettere in discussione tutto quello che abbiamo messo in valigia sin ora. Ci educano. Ci rieducano. E non solo perchè torniamo a scuola con loro, riprendendo in mano il goniometro, l’astuccio e le tabelline, ma perchè con loro ricominciamo a porci dei sacrosanti perché. Quei perché che ci eravamo dimenticati di continuare a porci.

Allora eccolo, il decalogo per cominciare ad educare. Non loro peró. La nostra mammità e il nostro essere adulti, o grandi:

1. FARE attivamente, non giocare a fare finta ma giocare a fare
2. Lavorare all'aperto con la terra. Con le piante. Lavorare molto con le mani
3. Celebrare le diversità e le unicità, scoprire il gusto di essere autentici pezzi originali, non fotocopie
4. Educare all'indipendenza e soprattutto comprendere l'indipendenza, anzitutto dal giudizio e dall'opinione altrui
5. Lasciare e concedersi sempre la libertà di scelta, cosicché a muovere sia l'interesse e la gioia. Non il dovere limitativo
6. Coltivare lo spirito critico e la creatività
7. Rispettare i tempi. Insegnare ed imparare ad aspettare il proprio turno, ad attendere anche gli altri, anche i tempi dei bimbi
8. Chiedere e chiedersi: hai voglia di fare?
9. Non impartire e non imporsi divieti generici. Cercare il perché, evidenziare le motivazioni
10. Insegnare ad obbedire: OB+AUDIRE andare verso ció che si sente! Libertà non vuol dire anarchia. Libertà non vuol dire andare senza sentire.