La pecora è con la Giordy

La pecora è con la Giordy

⛔️Attenzione: questo post potrebbe risultare offensivo e/o lesivo per l’interpretazione iconica di fatti realmente accaduti. Si suggerisce di non proseguire la lettura ai soggetti particolarmente sensibili. BUM⛔️


🐑🌲
“La pecora è nel bosco BUM 🎶. Dai dammela qui”
“Finisco di allattare e te la do, non cantare che si stacca”
“Va bene”
{Tre secondi}
“La pecora è nel bosco BUM. La pecora è nel bosco larillalillalero 🎶. Dammela”
“Nonna sto allattando”
“Allatti dopo. Tanto allatti continuamente. Ma io dico: ma si può tenerla sempre attaccata? Diventi scema. Dammela”.
“Nonnaaaaa è attaccata da tre minuti! Non ho capito ma non posso andarci io con la pecora nel bosco?!”
🐑🌲


Oggi è la giornata mondiale della felicità.


Giusto giusto il giorno dopo la festa del papà.

Il papà: quella figura, come la felicità, quasi mitica, misteriosa e ancestrale, incastrata perfettamente tra l’utopia e la realtà.
Che siamo passati da un immaginario collettivo in cui il papà rappresentava un semidio lavorante che presenziava solo a tratti a dare linee di rigidità atte a crescere figure di figli austere ed integerrime, ad una nuova versione dello stesso che lo disegna come una specie di semidio (il semidio permane) addirittura capace di cambiare pannolini e cucinare. Ma senza esagerare che poi crea panico.


Che è: ma dai, tuo marito tiene i bimbi da solo?
Che bravo!
Ma dai, tuo marito si alza la notte se i bimbi piangono?
Che bravo!
Ma dai, tuo marito li veste da solo?
Che bravo.


🙈
BUM

Allora, scusate, ma io non ho ancora capito bene: cosa fa mediamente un papà di preciso (appurata la sua capacità che considero eroica di stringere la cintura esattamente in quello stesso buco che usava prima di diventare papà)?
BUM



{Che poi, lasciando i figli al papà, io ci vado proprio volentieri con la pecora nel bosco a tradurla la felicità:

🎶La Giordy è nel bosco BUM🎶}
❤️🐑🌲