La prima pagella è rotonda

La prima pagella è rotonda

Sono stata a prendere la Sua pagella.

La prima, della sua classe prima (di ben 3 alunni).

Una giornata rotonda, che rotonda per me è la gioia.
Mi ha emozionato una cosa sopra a tutte: quel suo nome scritto sopra. Il Suo.
Che se mi volto un po’ lontano, ma non molto, quel nome non c’era.

Poi mi è passato in mezzo.
Quel nome che poteva essere un altro, tra i mille che ho pensato, però è quello. Tutto in fila, scritto proprio come lo immaginavo quando era la mia pancia ad essere rotonda (che rotonda per quello è la gioia).

Rotonda anche come una Golia di quelle alla liquirizia. Ne avevo una in bocca quando ho fatto la mia prima morfologica. E me ne ricordo bene perché il ginecologo, per fare girare la primina di cui sopra, mi dava certi colpi sulla pancia che io ho sputato la Golia e lei si è attaccata al suo ciuffo. Giuro. Io non gliel’ho detto. E lui mi ha fatto tutta la morfologica con la MIA Golia attaccata al SUO ciuffo. E io dovevo trattenermi dal ridere.

“È una femmina”, e io ho riso forte: ma non ricordo più se era ancora per la Golia o già solo per la Gioia.

Che io poi pensavo al suono di quel nome lì. Però era un suono solo mio, che somigliava ancora tanto a tutti i miei sogni. Ma questa volta, cari sogni, l’ho sentito bene che quel suono esiste: è questo nome. Quello che le maestre hanno scandito, non io con la pancia tonda che non era che un sogno, loro.

•Quindi è vero davvero•
Capito?
La gioia è rotonda, perché dentro ci stanno i sogni. Quelli veri davvero.
(E ha il sapore di liquirizia, che è femmina pure lei)