Pulizie di Primavera

Pulizie di Primavera

Ecco! È il momento giusto, l’arrivo della primavera, per iniziare a fare delle pulizie serie. Grosse.


Comincerei con le certezze. Sono quanto di più polveroso e stantio che si tende ad accumulare. Specialmente con lo scorrere del tempo…


Sono sempre tutte destrutturabili e confutabili, in quanto, in fondo, è sempre vero anche il contrario!
Nel “ripulissa” folle di tutto quanto sono certa confonda, ho buttato via scatole piene soprattutto di teorie educative… Ricordo con estrema lucidità il catastrofico crollo di quanto sopra già al primo incontro con UnadiDue. La Mimma. Avevo letto una varietà di libri che sancivano l’importanza delle prime parole che la mamma dice al pupo al momento della nascita. Che avrebbero una incidenza scientifica sullo sviluppo della personalità. E mi ero preparata un discorso bellissimo. Pieno di belle parole. Ripetuto a filastrocca nei giorni precedenti il parto. Che tardava e tardava e mi permetteva, con mia grande soddisfazione, di fare atto di “labor limae” sul discorso… Rifinito e migliorato ogni giorno! E niente… Arriva che in un primo d’agosto qualunque, dopo lunghe ore di sala parto e spinte a vuoto, io vedo ai miei piedi qualcosa e, con un filo di voce chiara e perfettamebte comprensibile, guardo l’ostetrica e sbotto con un fantastico:

“Mer** mi è uscito il pancreas”.

Era Lei. In verità era uscita. Anzi nata. E queste sono state le mie prime parole!

•Rien a faire! Les jeux son faits

A parte che la mia ostetrica mi ha chiesto quando mai ho visto un pancreas… In effetti mai. Solo che avete presente i bimbi appena mati? Non sono proprio come si vedono nei film… L’ho scambiata per un pancreas ecco tutto! Ma il vero dramma era che io sinceramente ero troppo dispiaciuta nel vedere crollare davanti a me lettera dopo lettera il mio discorso inaugurale di benvenuto! Se è vero che incindono sulla personalità me la sono giocata così… Nonostante lo sforzo immenso nel dosarle con rigore per un discorso pro supereroi! Che fare? Ci vedo un buon inizio per eliminare le certezze… Le cose vanno come vanno! Seguono una iperbole dosata sulla indomabilità di massima… Nulla mi assicura che sia dannoso il ciuccio più del tittarsi la lingua in sua sostituzione… O del fatto che dormire nel lettone sia dannoso per la socializzazione futura… O che sgridarli li renderà privi di autostima… O che l’azzurro nella stanza sia rilassante e favorisca il sonno! No! Giuro che no!!! Niente più certezze!!! Nemmeno che le pastine confezionate siano più velenose della candeggina assunta a gocce…

Questa primavera la comincio così… Mi faccio raccontare dalla relazione con loro quello che serve e quello che è opportuno perseguire. Ci provo! Facendo una sana pulizia di tutto quello che a me sembra assoluto e necessario, per lasciare alle loro vere esigenze lo spazio per farsi sentire! È un buon proposito di primavera. Speriamo sbocci insieme a questo mondo meraviglioso che scorgo rinascere dalla finestra!