Tutta colpa della biro cancellabile

La Domenica ci si siede, a volte. E capita spesso che poi, fermandosi, comincino a muoversi disordinatamente i pensieri. Ti si muovano davanti senza una precisa regia.
Oggi sono rimasta un po’ intrappolata dentro a un momento di revisionismo storico focalizzato sulla ricerca di un colpevole. Su chi fosse il responsabile vero dell’inclinazione insana di rimettere in discussione le scelte già fatte.
Che poi a cosa serve? Fossimo dotati del pulsante rewind, potrei anche capirlo. Ma no. Non ce l’abbiamo. E allora? Come mai questa prassi resta così diffusa?
Dentro a questa domenica uggiosa, umida di ricordi, ho trovato il responsabile di questo incedere dubbioso, dell’•avrei potuto• e del •se avessi fatto•, e volevo condividerlo:
•La penna cancellabile, la Replay•
Massima stima, invero quindi, alla classica penna a sfera che insegna bene che quello che scrivi resta e punto. Educa con gentilezza a capire che nella vita è davvero inutile ancorare dubbi ai segni già tracciati e allena a riflettere con estrema cura su quali orme tracciare!
Perché non si cancellano.
✨✨✨✨✨
{giusto per sollevarsi un po’ dalle responsabilità, ecco. È colpa sua, della penna cancellabile}
✨✨✨✨✨